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Dal Trekking in Toscana al Trekking nel Comune di Pisa

Aggiornamento: 4 mar 2021


La nostra libertà di spazio, di movimento, di azione varia quasi quotidianamente in questo strambo, strambo momento storico.


Siamo passati da una visione ultra globale, dove il limite dei luoghi che potevamo raggiungere era dettato, fondamentalmente, solo dalle nostre capacità finanziare ad un ambito ultra locale dove, sulla carta, salvo eccezioni di Salute, studio o comprovata necessità, ci possiamo spostare solo nell’ambito comunale.

Allo stesso modo, siamo passati dal poter fare trekking in Toscana al poter fare trekking nel comune di Pisa


I CONFINI DEL COMUNE DI PISA PER FARE TREKKING

E qui è iniziata la mia investigazione su questi confini che certamente esistono, ma che diciamocelo, fino ad oggi non è che ci siamo molto filati. Ho un'idea più o meno precisa del territorio comunale, so che si estende sulla costa, ma che i miei amati monti saranno fuori portata, rinchiusi nei comuni di Calci (ah, quanto mi manchi), San Giuliano, Vicopisano e Lucca.


Quindi le escursioni sul Monte Pisano mi saranno proibite, ma probabilmente potrò fare trekking a San Rossore ed altre escursioni nelle terre piatte che circondano la mia città, tanto bistrattate quanto, vi assicuro, splendide e ricche di sorprese.


Questa è una foto del nostro territorio di prossimità diciamo con Pisa al centro.



Territorio pisano per escursioni
Il Territorio Pisano


Questa invece è la stessa foto, ma con i confini del nostro comune.







Al suo interno abbiamo almeno 4 aree distinte, tutte bellissime (veramente, fidatevi), dove poter camminare, potenzialmente anche per una giornata intera, in totale solitudine e sicurezza.


Oggi vi regaleremo 4 (in realtà 3) itinerari per poter scoprire il nostro territorio più prossimo e poter fare escursioni a Pisa, a volte, senza nemmeno dover prendere la macchina.


Le aree sono fondamentalmente i quadranti attorno a Pisa: A nord ovest abbiamo la Tenuta di San Rossore, ma per quella dedicheremo un’articolo ad hoc. A nord est, verso i monti pisani, ma prima dei rilievi ci sono i Campi Pisani, panoramici e stupendi. A sud est, o solo sud, c’è la Tenuta di Coltano, anch’essa fatta di campi e paludi, ma ricca di storia e scorci di una toscana romantica che non ricorda affatto le campagne pisane. Infine a sud ovest si apre ed estende fino al mare la Tenuta di Tombolo.

(ecco, lo sapevate che eravamo circondati da 3 tenute?)



ATTENZIONE – Le seguenti informazioni sono solo a titolo indicativo. Chi usufruisce delle informazioni si assume tutte le responsabilità del caso. Vi consigliamo sempre di: avvisare qualcuno del percorso che intraprenderete, partire per tempo, controllare le condizioni meteo, essere muniti di un'app per la navigazione trekking



I CAMPI NORD

Tecnicamente questa camminata ci porta fuori i confini comunali, ma partendo a piedi dal comune di Pisa non dovrebbero esserci troppi problemi. I campi nord sono quelle pianure che vanno dall’angolo nord ovest di Pisa, via di Pratale / ghezzano / la fontina, fino a alle pendici dei Monti Pisani /La gabella. Sono un mondo incredibile fatto di strade bianche e viottoli di campagna, tra campi frutteti e fossi nascosti. Normalmente se pensi a quella zona pensi alla via dei condotti, ed anche noi ne sfrutteremo una parte, ma come al solito, andremo un pelo dietro le quinte, per regalarvi un’esperienza diversa.



Escursione partendo da Pisa
I Campi a Nord di Pisa



DESCRIZIONE.

Parcheggiate nel parcheggio all’inizio di via di Pratale e camminando in direzione CNR prendete il sentierino che costeggia l’acquedotto mediceo. Arrivate all’incrocio nei pressi del Lidl, prendete via Calcesana in direzione nord e percorretela per circa 600 m, fino ad imboccare sulla sinistra via Cesare Pascarella.


Seguite via Pascarella nella sua curva a destra, finché non diventa via Giulietti che vi riporterà nuovamente in via Calcesana, percorretela brevemente verso nord fino ad incrociare via Mozart sulla sinistra.


Da qui termina il tratto semi urbano ed iniziano i campi aperti.

In fondo a via Mozart, imboccate Alfredo Catalani verso sinistra, per poi prendere dopo circa 100m la prima a destra.


Questa strada bianca è stupenda e la si percorre tutta in direzione monti senza prendere deviazioni per un km circa, fino a che non ci si imbatte su un incrocio a T. Svoltate a destra e subito dopo a sinistra. Camminate per altri 200 metri fino ad arrivare ad un altro incrocio a T, dove dovrete girare a sinistra. Percorrete questa strada fino ad intercettare un fosso, svoltate a sinistra e costeggiate il fosso per un km circa fino ad arrivare a via dei condotti, che prenderete verso sinistra e che in 3km vi riporterà fino all’inizio della vostra camminata.


LUNGHEZZA: 9.5km

DISLIVELLO: 0

DURATA: 2.5/3 Ore Senza pause

DIFFICOLTA’: FACILE

PERCORSO: su strade bianche, e strade urbane

SENSO TRACCIA: Anti orario

INIZIO FINE: Via di Pratale


VUOI LE TRACCE GPS E LE GUIDE DETTAGLIATE DEI PERCORSI? Contattaci tramite questo modulo: https://forms.gle/ssJ1pL3cK6AoYAUP9


O scrivici a info@azimut-treks.com





LA TENUTA DI COLTANO


Fare trekking nella tenuta di Coltano è una evoluzione dei campi Nord. Sempre zone campestri sono, ma si aggiungono le zone umide, più canali, boschi, ampi viali adornati di pini e tutta la storia che nasconde questo incredibile pezzetto di terra!


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Trekking a Coltano
Percorso a Coltano


DESCRIZIONE.

Partenza dalla Villa Medicea, antico centro amministrativo della tenuta di caccia dei Medici, i quali per primi bonificarono la zona. Ospita la sede della proloco ed un piccolo museo con reperti archeologici rinvenuti in zona e una sezione dedicata a Marconi. Nello stesso edificio si trova anche la "Bottega dei Medici", che vende prodotti locali. A fianco alla villa si trova il monumento a Marconi, a lungo custodito nella base americana di Camp Darby, e da qualche anno ricollocato nella tenuta. Imboccate il sentiero che passa dietro la villa e di fronte alla chiesa (più bello il retro), con la sua cappella esagonale; più avanti i resti di un antico pozzo. Svoltate a sinistra in corrispondenza della strada e del grande platano al suo fianco, sulla destra del percorso vi troverete il ristorante "il Granaio" che serve prodotti del parco ed il circolo ARCI Coltano, un tempo proprietà dell'Opera Nazionale Combattenti, cui si deve il grosso della bonifica della tenuta. A sinistra il ristorante "il Giardino Nascosto", vecchia mensa degli operai della cooperativa agricola "le Rene". Imboccato il viale coi cipressi, ben presto a destra troverete il sentiero di ingresso nel bosco "della sementina", utilizzato per progetti di educazione ambientale. Tra gli allori che abbondano in zona e le altre querce, spiccano alcune sughere. All'interno del bosco si trovano dei basamenti in cemento, in mezzo alla vegetazione a sinistra del sentiero centrale, probabilmente resti di baracche del campo di prigionia alleato presente a Coltano durante la seconda guerra mondiale, gestito dalla brigata "Buffalo"; tra i prigionieri anche Ezra Pound. Procedete attraverso gli altri tratti boscati, quindi costeggiate i campi, attraversate la strada e rientrate nel bosco, svoltando a destra alla grande farnia che vi troverete di fronte. Continuate nella macchia fino a svoltare a sinistra e ad uscire nei campi, per imboccare la strada bianca che conduce sul fosso "del Caligi" (citato dai Gatti Mezzi in "tempi bigi sur tamigi"). Qui si trova un antico ponte (probabilmente di epoca Medicea, dallo stemma presente sul lato esterno a destra) ed un edificio legato alla vicina idrovora, la tecnologia che ha permesso la bonifica dell'area. Sopra il canale i cavi RAI. Senza attraversare il ponte, costeggiate il canale, nel campo a sinistra si scorgono dei blocchi in cemento: sono i basamenti delle torri radio usate da Marconi per la sua stazione. Svoltate a sinistra lasciando il sentiero lungo l'argine, alla vostra sinistra su un rudere è raffigurata la famosa scena fotografata da Robert Capa durante lo sbarco degli alleati in Sicilia. Superato il centro RAI, da cui parte il grosso cavo che avete già visto lungo il canale e che si collega all'antenna visibile in direzione Montacchiello, si raggiunge la Palazzina Marconi. L'edificio versa nel più totale abbandono, tanto che sembra impossibile pensare che da qui vennero fatti importanti esperimenti per un'invenzione rivoluzionaria come la radio. Eppure, è proprio grazie ai trasmettitori della stazione di Coltano che il 12 ottobre 1931 Marconi riuscì ad inviare, da Roma, l'impulso radio che accese le luci del Cristo di Rio de Janeiro, in Brasile.

Percorrete il viale fino alla Villa, passando davanti alla "Bottega" ristorante/bar/alimentari.


UOI LE TRACCE GPS E LE GUIDE DETTAGLIATE DEI PERCORSI? Contattaci tramite questo modulo: https://forms.gle/ssJ1pL3cK6AoYAUP9


LUNGHEZZA: 9 km

DISLIVELLO: 0

DURATA: 2.5/3 Ore Senza pause

DIFFICOLTA’: FACILE

PERCORSO: su strade bianche, e strade di campagna e strade asfaltate.

SENSO TRACCIA: Anti orario



TREKKING DA SAN PIERO A MARINA

Questo, tra tutti i percorsi che vi abbiamo proposto, direi che è un vero trekking e anche quello un po’ più avventuroso, non perché ci sia alcun rischio, né di perdersi né di trovarsi in difficoltà, ma comporta comunque l’impegno verso un percorso che è solo andata e che prevede il ritorno all’inizio con i mezzi di trasporto.






DESCRIZIONE.

Dalla Basilica di San Piero, si prosegue in direzione mare passando nel suo cortile fino ad incontrare la strada asfaltata di Via Vecchia di Marina, attraversatela, continuando sulla strada sterrata che costeggia la via stessa. Seguite la strada sterrata fino ad arrivare ad un incrocio a T, svoltate a sinistra verso delle abitazioni. Alla curva girate a destra e costeggiate in canale fino a che non incontrate un ponte per il suo attraversamento, svoltando verso sinistra ed in direzione delle pinete.


Alla pineta si svolta a destra e si cammina costeggiando la pineta e poi attraversandola per circa 2km fino ad un chiaro incrocio che a destra porterebbe verso delle abitazioni e via di torretta.


Girate a sinistra su una strada bianca dentro la pineta e percorretela per circa 900m fino ad un incrocio dove dovrete svoltare verso destra. La strada conduce fino alla curva di via di torretta (la bigattiera).


Qui, svoltando a destra camminate sull’asfalto per circa 30m per poi attraversare la strada e prendere una strada nella pineta che continua in direzione mare. Quando arrivate in prossimità di un edificio, svoltate a destra e poi in fondo a sinistra fino ad arrivare nei campi aperti e svoltare nuovamente a destra.


Ripercorrete brevemente un pezzo di strada in direzione opposta per andare ad intercettare un’altra ampia strada tra i campi all’altezza di alcuni pioppi cipressini. La strada porta in direzione mare verso la pineta, percorretela tutta senza deviazioni fino alla pineta stessa.

Una volta nella pineta, prendete la prima a destra e seguite questo bellissimo sentiero 2km circa fino ad arrivare al parco avventura il Pineto. Al pineto c’è un cartello che indica “uscita” per andare verso marina.


Ad ogni modo, una volta in pineta, qualsiasi strada sulla vostra sinistra vi porterà a Marina di Pisa.

Prendete un bus in direzione Pisa e scendete presso il Ristorante “LA NUOVA RAMPA” per tornare al punto di partenza


LUNGHEZZA: 10.8km

DISLIVELLO: 0 SEMPRE IN PIANURA

DURATA: 3 ORE SENZA PAUSE

DIFFICOLTA’: FACILE

PERCORSO: su strade forestali, sentieri, strade bianche

SENSO TRACCIA: Solo andata, in un senso o nell’altro. Rientro alla partenza con i mezzi pubblici.


Scopri tutti i nostri Trekking in Toscana nella nostra home www.azimut-treks.it



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OK - Ti abbiamo descritto tutti questi itinerari e ora ti chiediamo un aiuto.


Questi percorsi sono frutto di un lavoro che si basa sulla conoscenza del territorio e sull’esperienza nel condurre persone in escursione. Crediamo che in un momento come questo sia essenziale avere la possibilità di poter andare a camminare, in solitudine, ma con la sicurezza di non perdersi e non incontrare criticità.

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1 comentário


Caterina Dragoncello
Caterina Dragoncello
13 de dez. de 2020

Geazie per questi percorsi ben dettagliati sarei interessata.

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