Penserete che in questo articolo scriverò di Lucca come se scrivessi di chissà quale territorio; penserete che sono di parte in quanto nata e cresciuta in questa cittadina; penserete che chiunque canterebbe le lodi di casa propria.... forse avete ragione, in parte, dall'altra parte però effettivamente Lucca ha molto da offrire.
Ci troviamo in un periodo storico molto particolare, e necessariamente abbiamo cambiato radicalmente le nostre abitudini.
Magari qualcuno di voi lettori, guardando ad un anno fa, vede le proprie giornate povere di attività, piene di lavoro o meno, sature di noia o di gioia.
Probabilmente l'idea che la nostra regione si trovi in zona arancione vi demoralizza, ma niente paura....il nostro comune è costituito da un ricco territorio, che è anche il fiore all'occhiello del trekking in Toscana e in zona arancione si può camminare.
Io, (e immagino sia così anche per i miei favolosi colleghi), faccio la guida ambientale perché adoro promuovere il territorio e per farlo uso le mie conoscenze affinché chi decide di farsi accompagnare in un cammino in natura da me, possa vivere un' esperienza ricca di conoscenza ed emozione.
La guida non ti indica semplicemente la strada, ti accompagna in un viaggio fatto di storia, aneddoti e ambiente e chissà che altro.
Prima di tutto, è bene capire quali siano i confini del nostro comune.
Ho redatto questa immagine per aiutarvi.
Con le mie parole vorrei aprirvi gli occhi su quanto di bello e inesplorato può esserci in un piccolo comune come Lucca, e nonostante il lavoro che faccio, non ho ancora visto tutto e chissà se mai ci riuscirò. Posso però assicurarvi che quello che ho visto finora ha dell'incredibile.
Se chiudo gli occhi e immagino di dover raccontare Lucca ad un viaggiatore, mi vengono in mente principalmente queste parole:
Acqua, Storia, Leggenda, Palude, Torri.
Sicuramente è soggettivo, magari a voi vengono in mente altre parole. Ma io posso “raccontarvi” queste attraverso dei trekking a Lucca
ACQUA
Appena fuori dalle mura urbane, attraversati i verdi prati che circondano gli spalti e superato il fosso che incornicia la città, in località San Concordio inizia un percorso Lungo l'Acquedotto del Nottolini, coincidente con la Variante della Via Francigena, che porta dalla città ai Monti Pisani.
La cosa stupefacente, oltre all'incredibile opera architettonica che si erge vicino a noi, è la storia che il nostro territorio racconta. Quello che noi oggi vediamo è il frutto di un progetto realizzato da un noto e brillante architetto che però era anche un uomo, un uomo che amava la bellezza e il quale desiderava fermamente che il suo lavoro si sposasse perfettamente con la natura del luogo....e così è stato, lui ci è riuscito.
Tutto questo si esplicita in un trekking nel comune di Lucca di circa 13,5 km con un dislivello di 250 mt.
Da un ambiente cittadino passeremo alla verdeggiante campagna per poi inoltrarci nei folti boschi di macchia mediterranea che arricchiscono i Monti Pisani sul versante lucchese. Incontreremo una variegata vegetazione fatta di pini, corbezzoli, eriche, aghifoglie, pungitopo, castagni e ginestre.
Raggiugeremo quindi l'osservatorio astronomico: da qui potremo quindi vedere in tutta la sua interezza il percorso dell'acqua di Lucca ammirando la linea perfetta dell'acquedotto che muore nei pressi delle mura della città.
Tornando indietro ci insinueremo nella stretta valle che raccoglie l'acqua percorrendo quindi la via degli acquedotti. Un ambiente nuovo, diverso dai precedenti. Le felci sono abbondanti e il nostro udito percepisce il rumore dell'acqua che in realtà rappresenta una melodia ideale per accompagnare i nostri passi. Giungiamo alle Parole d'oro, un sistema di raccolta delle acque progettato nei minimi dettagli, non solo, un posto magico e fiabesco.
STORIA
Quando si fanno escursioni in Toscana, ogni elemento che compone un territorio racconta una storia, basti pensare alle nostre mura rinascimentali, costruite per difenderci, oggi adatte ad ogni genere di attività tra cui passeggiare, correre e andare in bici.
A tutti è capitato di comprarsi un panino e di decidere di consumarlo all'aria aperta, seduti su una panchina oppure sul prato di uno dei nostri baluardi.
Inoltre l'interno delle mura ospita vie storiche e famose piazze di grande rilievo e bellezza.
Provate a farvi un giro completo intorno agli spalti; in un cerchio perfetto il vostro sguardo toccherà Appennino, Alpi Apuane, Monti Pisani, Colline di Oltreserchio e Altopiano delle Pizzorne.
LEGGENDA
Una delle tante leggende di questa città, narra che un vescovo di Lucca irlandese, Frediano, abbia deviato il corso del fiume della città con l'ausilio di un semplice rastrello, sotto la guida dell'Arcangelo Michele. Questo dice la leggenda.
La storia ci racconta che la piana di Lucca, nei secoli, ha subito numerosi eventi alluvionali destabilizzando continuamente la vita delle popolazioni locali. Difatti il corso del Serchio non è sempre stato quello che oggi conosciamo (vedi articolo Mi costi più del Serchio ai Lucchesi)
Con questa incredibile storia nella mente, percorrendo un' escursione Lungo il Serchio nel comune di Lucca, si ha la possibilità, ad un passo da casa, di osservare l'ambiente attuale assaporandone ogni elemento e riconoscendo quegli aspetti che raccontano la storia di questo fiume.
E quindi scopriamo che il caro Frediano, si era un fenomeno, ma un fenomeno dell'idraulica! Fu lui a far si che il corso del fiume divenisse quello attuale nelle vicinanze della città elaborando progetti di ingegneria ed impedendo al fiume di sfociare nell'Arno.
In questo trekking di 12 km e dislivello pasi a 0, camminare si sposa bene con storia del territorio. I colori arricchiscono le pagine di questo racconto passo dopo passo e il capriccioso fiume diviene un amico intimo del quale conoscerete l'inizio, l'evoluzione e la fine.
PALUDE
Tra le numerose ipotesi sull'origine del nome Lucca ce ne è una che mi ha colpito in particolar modo. Secondo questa idea, considerata sempre meno veritiera ma dal mio punto di vista simpatica, sembra che il nome della nostra cittadina derivi da luk, "luogo paludoso". Invece l'origine a quanto pare riporta ad una area boschiva deforestata per fare spazio alla luce o ad una radura posta su un'isola fluviale di detriti del Serchio, in mezzo ad aree boschive.
Nella nostra piana esistono ancora delle aree boschive, ma la palude? Dove è finita? È esistita?
Conducendo Un viaggio a ritroso lungo l'Ozzeri, partendo da un' area antropizzata, si giunge ad una torre posizionata in mezzo a degli estesi campi coltivati. Quella torre somiglia proprio ad una faro, ed i fari solitamente non vengono costruiti in mezzo ai campi.
In 13 km alle porte della città camminando lungo quasi rettilinei canali di bonifica è facile pensare alle linee di comunicazione che i lucchesi sfruttavano per commerciare con il mare, ed è anche possibile immaginare che al posto di quei campi ci potesse essere una palude in cui gli abitanti pescavano a bordo delle loro barchette: e allora la torre trova il suo senso.
TORRI
Se avete osservato almeno una volta Lucca dall'alto, avete sicuramente notato le numerose torri che si trovano al suo interno. Ma vi siete mai guardati intorno? Anziché guardare dentro le mura, avete spostato lo sguardo verso l'esterno?
Se non lo avete mai fatto allora fatelo, e nel farlo, a pochissimi chilometri dal centro noterete Montecatino, un piccolissimo colletto alto un paio di centinaia di metri ma ben visibile che affaccia sulla Valfreddana. Se guardate bene sulla sua sommità si distingue facilmente una torretta.
Conducendo un trekking di 9 km e 450 mt di dislivello attraversiamo fantastici boschi di quercia per giungere ad un punto panoramico aperto sui Monti Pisani e la piana. Nei giorni più limpidi si vede anche il mare nonché le Isole del nostro arcipelago.
Salendo ancora, un viale di castagni ci guida fino alla sommità di Montecatino dove troviamo i resti di quella che sembra essere una vecchia chiesa. Con molta probabilità, durante il periodo dell'incastellamento prima di essere una chiesa questa costruzione era un vertice compreso nel sistema di avvistamento dell'Occhio di Lucca.
Fermarsi in questo luogo a lasciarsi catturare dalla bellezza, significa che i nostri occhi vedono tutto il territorio lucchese
Vi ho convinti?
Camminare nel comune di Lucca non è necessariamente una limitazione, provate a vederla come un'occasione, sicuramente troverete delle piacevoli sorprese.
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